KINGDOM HEARTS
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KINGDOM HEARTS 0.2 Birth by Sleep
-A fragmentary passage-
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Recensione: KINGDOM HEARTS HD 2.5 ReMIX
01 Dec 2014 16:34 |
noye
kingdom hearts hd 2.5 remix recensioneDopo tutti questi anni, e dopo così tante console tutte diverse tra loro, è normale che qualcuno abbia perso qualche pezzo. L’intenzione delle collection HD che stanno uscendo in questi ultimi due anni è chiarissima: raccogliere tutti i pezzi del puzzle in vista del gran finale della Saga di Xehanort.
Un secondo remix
Come ben saprete, questa seconda collection raccoglie i capitoli rimasti esclusi l’anno scorso, anch’essi in versione Final Mix, con l’eccezione di Kingdom Hearts 3D [Dream Drop Distance].
La struttura è uguale a quella di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX: una schermata iniziale in cui è possibile scegliere a che gioco si vuole giocare, per poi cominciare la partita, o la visione nel caso di Kingdom Hearts Re:coded, nel menù di ogni singolo gioco.
Ovviamente, ad accoglierci c’è la familiare Dearly Beloved, questa volta suonata da un solo pianoforte. È la versione tratta dal disco della Piano Collection, che raccoglie diversi arrangiamenti dei temi più belli di Kingdom Hearts II.
È una buona occasione per far conoscere una compilation che in pochi conoscono ma che nessuno si deve perdere, perché fa provare emozioni diverse da quelle della colonna sonora originale.
Kingdom Hearts II: la svolta
Con Kingdom Hearts II, la saga ha preso una piega estremamente diversa dal primo capitolo: la storia si è fatta più intricata, introducendo tanti nuovi elementi, personaggi complessi e anticipazioni per i capitoli successivi.
D’altronde, se il primo Kingdom Hearts era un esperimento, con i capitoli successivi Nomura si è sentito più a suo agio a portare avanti quella che era la sua storia.
In Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX, potremo giocare alla versione Final Mix del gioco, che in occidente non era mai stata pubblicata prima. Molti di voi probabilmente ci avranno giocato lo stesso, ma non lasciatevi ingannare: giocare a Kingdom Hearts II Final Mix su PS3 è tutta un’altra storia.
Se dal punto di vista del gameplay ben poco è cambiato (anzi, non è cambiato niente, perché a differenza di Kingdom Hearts non c’era bisogno di ritoccare i piccoli dettagli della telecamera e dei comandi reazione), l’opera di rimasterizzazione in alta definizione è ciò che lo rende imperdibile.
Quando c’è di mezzo la nostalgia, si cammina sempre su un sentiero pericoloso: cambiando qualcosa si potrebbe tradire lo spirito originale del gioco, infastidendo i fan. Per fortuna, dopo l’esperienza di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX, Square Enix ha saputo modificare il giusto senza toccare l’esperienza alla base di Kingdom Hearts II.
Alta definizione, modelli aggiornati e texture rinnovate ridanno splendore a tutto il gioco, mentre la colonna sonora impreziosisce ogni momento che passerete davanti allo schermo.
Non mi stancherò mai di dire quanto sia azzeccata la scelta di riorchestrare la colonna sonora. Gli scontri con i boss sono ancora più memorabili, e i mondi si animano di una nuova atmosfera, arricchendo l’esperienza della loro visita.
Oltre alla musica, sono stati fatti altri, curiosi accorgimenti: in Kingdom Hearts II Final Mix, i versi di combattimento di Roxas sono identici a quelli di Ventus e a quelli di Roxas della versione per Nintendo DS di 358/2 Days.
Kingdom Hearts Birth by Sleep: quando tutto è cominciato
Se da una parte il lavoro di Kingdom Hearts II Final Mix è stato piuttosto semplice e senza grandi modifiche a livello di meccaniche di gioco, con Kingdom Hearts Birth by Sleep Final Mix il discorso è diverso.
Il passaggio da una console portatile a una console fissa è decisamente più drastico ma, come avevamo già notato nelle varie prove che abbiamo fatto prima dell’uscita del gioco, è stato gestito molto bene da Square Enix.
Come per il primo Kingdom Hearts, con Birth by Sleep è stato necessario aggiornare e rivedere alcune meccaniche di gioco, per renderle uguali ai capitoli della saga su console fissa.
Questo significa che per agganciare un nemico si deve premere R1, che è necessario tenere premuto per i Comandi di Tiro… Insomma, tutti i comandi che siamo abituati a conoscere. Dopo aver giocato a Kingdom Hearts II Final Mix, non dovrete faticare per destreggiarvi con Kingdom Hearts Birth by Sleep.
Un grande assente in Birth by Sleep Final Mix è la mancanza del multiplayer. È un peccato, perché nella versione su PSP era una piccola aggiunta che dava un livello in più di profondità a un gioco già pieno di contenuti.
Rimane comunque divertente da giocare l’Arena del Miraggio, che questa volta propone sfide aggiuntive che permettono di raccogliere più medaglie. Inoltre, sarà possibile cimentarsi nelle sfide esclusive del Final Mix, contro Senzacuore (l’armatura di Xehanort, che ha meno barre HP rispetto alla versione per PSP ma la sua velocità è stata raddoppiata, rendendolo ancora più letale), l’Armatura del Maestro e la Balena.
Sono stati cambiati i suoni del menù, che adesso sono uguali a quelli degli altri capitoli, decisamente più orecchiabili.
Kingdom Hearts Re:coded: un altro film
Kingdom Hearts Re:coded ha subito lo stesso trattamento che ha subito Kingdom Hearts 358/2 Days.
La differenza sostanziale, però, è che con Kingdom Hearts 358/2 Days, ci siamo trovati davanti ad un gioco con una storia affascinante ma con meccaniche di gioco che, alla lunga, si facevano ripetitive.
Tralasciare la parte di gameplay per raccontare la storia di Roxas, Xion e Axel era la scelta più ovvia, una scelta che ha decisamente favorito Kingdom Hearts 358/2 Days.
Tuttavia, Kingdom Hearts Re:coded non ha una delle storie più accattivanti della saga, quindi la scelta di riportarla sotto forma di film potrebbe sembrare la meno indicata, ma nonostante questo è tutto molto godibile.
È un peccato perdere, però, tutta la componente di gameplay, che nel gioco per Nintendo DS variava in modo sostanziale a seconda delle fasi di gioco, come durante la visita al Monte Olimpo, dove il gioco si trasformava in un RPG a turni in stile Final Fantasy.
Sulla stessa falsariga di Kingdom Hearts 358/2 Days, anche i filmati di Kingdom Hearts Re:coded sono pre-renderizzati e non calcolati in tempo reale come le cutscene degli altri due giochi. In questo modo, purtroppo, i personaggi non hanno il labiale sincronizzato con la lingua inglese, a differenza di Kingdom Hearts II e Birth by Sleep, ma soprattutto non sono renderizzate a 1080p nativi.
In questo modo, si crea una fastidiosa inconsistenza con il resto della collection, che gira costantemente in Full HD.
In Kingdom Hearts 358/2 Days, era stata criticata la grande mole di testo che riassumeva i momenti d’azione e la conseguente mancanza di scene di combattimenti, che da sempre sono una parte fondamentale della saga.
Square Enix aveva promesso che in futuro si sarebbe preoccupata di più di rendere più snella la narrazione e di non tralasciare i combattimenti. Ha mantenuto la promessa? In parte, perché nonostante ci siano ancora riassunti sotto forma di testo, questa volta sono molti di meno e narrati direttamente da Topolino. In questi momenti, il Re racconta la storia come se il giocatore fosse il protagonista, che risulta un po’ fuori luogo in quanto quella che stiamo vivendo è la storia di Sora, non la nostra.
Anche i combattimenti questa volta sono presenti, ma la loro qualità oscilla tra il “molto carino” e il “poteva essere fatto decisamente meglio”. Alcuni scontri con i boss sono riassunti all’inverosimile, mentre altri scontri con gli Heartless comuni sono decisamente resi con più cura.
In conclusione, è un buon modo di riassumere un capitolo che, seppur non fondamentale alla trama generale della saga, ne aggiunge qualche sfumatura e elemento interessante. D’altronde, nonostante si basi su una premessa non molto allettante (un misterioso messaggio apparso sul Grillario, che spinge Topolino e gli altri a cercarne la causa all’interno del diario), la trama di Kingdom Hearts Re:coded è più movimentata di quella di Kingdom Hearts 358/2 Days.
Inoltre, la presenza dei due filmati extra che ricollegano il tutto al futuro della saga, non presenti in origine nella versione per Nintendo DS, è un tocco che rende indispensabile la visione di tutto il film.
In conclusione…
Come abbiamo già detto, l’intenzione di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX e Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX è quello di fermarsi un attimo per raccogliere tutti i pezzi finora lasciati in giro, per collegarli a quello che sarà il gran finale di Kingdom Hearts III.
È un’ottima occasione per scoprire la saga di Kingdom Hearts per chi non ci si è mai avvicinato, ma lo è anche per chi, come noi, la segue da tempo immemore.
Nonostante sia possibile tradire lo spirito dei vecchi giochi con remake e rimasterizzazioni, Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX va a toccare tutti i tasti giusti per farci provare nuovamente tutte quelle emozioni che abbiamo provato la prima volta otto anni fa.
È di sicuro una compilation da giocare per chiunque e un must have per chi ha già acquistato la prima collection, anche solo per avere le due confezioni una di fianco all’altra.
Non sappiamo cosa succederà dopo Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX, dato che Nomura ha espresso la sua volontà a non lasciare Kingdom Hearts 3D [Dream Drop Distance] fuori da questo grande riassunto che stanno sviluppando su PS3, ma una cosa che sappiamo per certo è che l’attesa per Kingdom Hearts III si sta facendo snervante.
Un secondo remix
Come ben saprete, questa seconda collection raccoglie i capitoli rimasti esclusi l’anno scorso, anch’essi in versione Final Mix, con l’eccezione di Kingdom Hearts 3D [Dream Drop Distance].
La struttura è uguale a quella di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX: una schermata iniziale in cui è possibile scegliere a che gioco si vuole giocare, per poi cominciare la partita, o la visione nel caso di Kingdom Hearts Re:coded, nel menù di ogni singolo gioco.
Ovviamente, ad accoglierci c’è la familiare Dearly Beloved, questa volta suonata da un solo pianoforte. È la versione tratta dal disco della Piano Collection, che raccoglie diversi arrangiamenti dei temi più belli di Kingdom Hearts II.
È una buona occasione per far conoscere una compilation che in pochi conoscono ma che nessuno si deve perdere, perché fa provare emozioni diverse da quelle della colonna sonora originale.
Kingdom Hearts II: la svolta
Con Kingdom Hearts II, la saga ha preso una piega estremamente diversa dal primo capitolo: la storia si è fatta più intricata, introducendo tanti nuovi elementi, personaggi complessi e anticipazioni per i capitoli successivi.
D’altronde, se il primo Kingdom Hearts era un esperimento, con i capitoli successivi Nomura si è sentito più a suo agio a portare avanti quella che era la sua storia.
In Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX, potremo giocare alla versione Final Mix del gioco, che in occidente non era mai stata pubblicata prima. Molti di voi probabilmente ci avranno giocato lo stesso, ma non lasciatevi ingannare: giocare a Kingdom Hearts II Final Mix su PS3 è tutta un’altra storia.
Se dal punto di vista del gameplay ben poco è cambiato (anzi, non è cambiato niente, perché a differenza di Kingdom Hearts non c’era bisogno di ritoccare i piccoli dettagli della telecamera e dei comandi reazione), l’opera di rimasterizzazione in alta definizione è ciò che lo rende imperdibile.
Quando c’è di mezzo la nostalgia, si cammina sempre su un sentiero pericoloso: cambiando qualcosa si potrebbe tradire lo spirito originale del gioco, infastidendo i fan. Per fortuna, dopo l’esperienza di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX, Square Enix ha saputo modificare il giusto senza toccare l’esperienza alla base di Kingdom Hearts II.
Alta definizione, modelli aggiornati e texture rinnovate ridanno splendore a tutto il gioco, mentre la colonna sonora impreziosisce ogni momento che passerete davanti allo schermo.
Non mi stancherò mai di dire quanto sia azzeccata la scelta di riorchestrare la colonna sonora. Gli scontri con i boss sono ancora più memorabili, e i mondi si animano di una nuova atmosfera, arricchendo l’esperienza della loro visita.
Oltre alla musica, sono stati fatti altri, curiosi accorgimenti: in Kingdom Hearts II Final Mix, i versi di combattimento di Roxas sono identici a quelli di Ventus e a quelli di Roxas della versione per Nintendo DS di 358/2 Days.
Kingdom Hearts Birth by Sleep: quando tutto è cominciato
Se da una parte il lavoro di Kingdom Hearts II Final Mix è stato piuttosto semplice e senza grandi modifiche a livello di meccaniche di gioco, con Kingdom Hearts Birth by Sleep Final Mix il discorso è diverso.
Il passaggio da una console portatile a una console fissa è decisamente più drastico ma, come avevamo già notato nelle varie prove che abbiamo fatto prima dell’uscita del gioco, è stato gestito molto bene da Square Enix.
Come per il primo Kingdom Hearts, con Birth by Sleep è stato necessario aggiornare e rivedere alcune meccaniche di gioco, per renderle uguali ai capitoli della saga su console fissa.
Questo significa che per agganciare un nemico si deve premere R1, che è necessario tenere premuto per i Comandi di Tiro… Insomma, tutti i comandi che siamo abituati a conoscere. Dopo aver giocato a Kingdom Hearts II Final Mix, non dovrete faticare per destreggiarvi con Kingdom Hearts Birth by Sleep.
Un grande assente in Birth by Sleep Final Mix è la mancanza del multiplayer. È un peccato, perché nella versione su PSP era una piccola aggiunta che dava un livello in più di profondità a un gioco già pieno di contenuti.
Rimane comunque divertente da giocare l’Arena del Miraggio, che questa volta propone sfide aggiuntive che permettono di raccogliere più medaglie. Inoltre, sarà possibile cimentarsi nelle sfide esclusive del Final Mix, contro Senzacuore (l’armatura di Xehanort, che ha meno barre HP rispetto alla versione per PSP ma la sua velocità è stata raddoppiata, rendendolo ancora più letale), l’Armatura del Maestro e la Balena.
Sono stati cambiati i suoni del menù, che adesso sono uguali a quelli degli altri capitoli, decisamente più orecchiabili.
Kingdom Hearts Re:coded: un altro film
Kingdom Hearts Re:coded ha subito lo stesso trattamento che ha subito Kingdom Hearts 358/2 Days.
La differenza sostanziale, però, è che con Kingdom Hearts 358/2 Days, ci siamo trovati davanti ad un gioco con una storia affascinante ma con meccaniche di gioco che, alla lunga, si facevano ripetitive.
Tralasciare la parte di gameplay per raccontare la storia di Roxas, Xion e Axel era la scelta più ovvia, una scelta che ha decisamente favorito Kingdom Hearts 358/2 Days.
Tuttavia, Kingdom Hearts Re:coded non ha una delle storie più accattivanti della saga, quindi la scelta di riportarla sotto forma di film potrebbe sembrare la meno indicata, ma nonostante questo è tutto molto godibile.
È un peccato perdere, però, tutta la componente di gameplay, che nel gioco per Nintendo DS variava in modo sostanziale a seconda delle fasi di gioco, come durante la visita al Monte Olimpo, dove il gioco si trasformava in un RPG a turni in stile Final Fantasy.
Sulla stessa falsariga di Kingdom Hearts 358/2 Days, anche i filmati di Kingdom Hearts Re:coded sono pre-renderizzati e non calcolati in tempo reale come le cutscene degli altri due giochi. In questo modo, purtroppo, i personaggi non hanno il labiale sincronizzato con la lingua inglese, a differenza di Kingdom Hearts II e Birth by Sleep, ma soprattutto non sono renderizzate a 1080p nativi.
In questo modo, si crea una fastidiosa inconsistenza con il resto della collection, che gira costantemente in Full HD.
In Kingdom Hearts 358/2 Days, era stata criticata la grande mole di testo che riassumeva i momenti d’azione e la conseguente mancanza di scene di combattimenti, che da sempre sono una parte fondamentale della saga.
Square Enix aveva promesso che in futuro si sarebbe preoccupata di più di rendere più snella la narrazione e di non tralasciare i combattimenti. Ha mantenuto la promessa? In parte, perché nonostante ci siano ancora riassunti sotto forma di testo, questa volta sono molti di meno e narrati direttamente da Topolino. In questi momenti, il Re racconta la storia come se il giocatore fosse il protagonista, che risulta un po’ fuori luogo in quanto quella che stiamo vivendo è la storia di Sora, non la nostra.
Anche i combattimenti questa volta sono presenti, ma la loro qualità oscilla tra il “molto carino” e il “poteva essere fatto decisamente meglio”. Alcuni scontri con i boss sono riassunti all’inverosimile, mentre altri scontri con gli Heartless comuni sono decisamente resi con più cura.
In conclusione, è un buon modo di riassumere un capitolo che, seppur non fondamentale alla trama generale della saga, ne aggiunge qualche sfumatura e elemento interessante. D’altronde, nonostante si basi su una premessa non molto allettante (un misterioso messaggio apparso sul Grillario, che spinge Topolino e gli altri a cercarne la causa all’interno del diario), la trama di Kingdom Hearts Re:coded è più movimentata di quella di Kingdom Hearts 358/2 Days.
Inoltre, la presenza dei due filmati extra che ricollegano il tutto al futuro della saga, non presenti in origine nella versione per Nintendo DS, è un tocco che rende indispensabile la visione di tutto il film.
In conclusione…
Come abbiamo già detto, l’intenzione di Kingdom Hearts HD 1.5 ReMIX e Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX è quello di fermarsi un attimo per raccogliere tutti i pezzi finora lasciati in giro, per collegarli a quello che sarà il gran finale di Kingdom Hearts III.
È un’ottima occasione per scoprire la saga di Kingdom Hearts per chi non ci si è mai avvicinato, ma lo è anche per chi, come noi, la segue da tempo immemore.
Nonostante sia possibile tradire lo spirito dei vecchi giochi con remake e rimasterizzazioni, Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX va a toccare tutti i tasti giusti per farci provare nuovamente tutte quelle emozioni che abbiamo provato la prima volta otto anni fa.
È di sicuro una compilation da giocare per chiunque e un must have per chi ha già acquistato la prima collection, anche solo per avere le due confezioni una di fianco all’altra.
Non sappiamo cosa succederà dopo Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX, dato che Nomura ha espresso la sua volontà a non lasciare Kingdom Hearts 3D [Dream Drop Distance] fuori da questo grande riassunto che stanno sviluppando su PS3, ma una cosa che sappiamo per certo è che l’attesa per Kingdom Hearts III si sta facendo snervante.
Voto:
9
Fonte
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9 Commenti
Forse noi che abbiamo aspettato una (molto ipotetica) versione italiana di KH3D abbiamo ancora una speranza!
Detto questo.... 5 Dicembre sei troppo lontano! xD
Bella recensione
Sono stati corretti tutti i bug della versione di prova della games week vero?
Ma voi pensate che potrebbero fare una collection completa di tutti i capitoli compreso quello per 3ds su next gen? Perchè io mi sto acquistando la ps3 solo per giocarmi queste due collection XD
Secondo me non converrebbe, sarebbe più facile pensare ad una versione next gen solamente di dream drop distance! Magari con la demo di Kingdom Hearts 3 all'interno!
Sento puzza di soldi
Mhmmm questi capitoli resi "film" continuano a non convincere quindi.
Allora, secondo me ci sono tre possibilità, assumendo che Nomura mantenga la sua parola:
1) Il capitolo 3d in una mega collection next gen per acchiappare ancora più soldini da noi poveri disgraziati
2) Un dlc per la 2.5 hd (o la 1.5?).
3) Quello che dici tu, che non è nemmeno una novità per questa gente ormai.
I modelli di Sora in KH2FM a sto giro sono stati sostituiti tutti, oppure c'è ancora quel terribile mix della 1.5 tra inquadrature nelle cutscene con il "nuovo Sora di DDD" e altre con quello vecchio della versione PS2?
Dlc? Nah, non è in stile Nomura! Vedo più probabile la collection a sto punto, ma spero sappia che non la comprerà mai nessuno! Spero...
Secondo me uscirà dentro KH3FM come Re:CoM è uscito nel bundle di KH2FM.
secondo me, nulla è da escludere, potrebbero fare anche una versione rimasterizzata del 3d a parte come per re:com e spero che esca per old gen essendo un titolo soltanto, comunque sono anche favorevole a una possibile collection per next gen con kh3fm e 3d come è stato detto da qualcuno
Vedo che comunque, nonostante i piccoli difetti che presenta la collection, è molto apprezzato, sono d'accordo col voto. Ottima recensione, non vedo l'ora di arrivare a venerdì...