All’interno della demo, era possibile scegliere fra tre diverse sezioni del gioco, due con protagonista Riku e una con protagonista Sora.
Con Sora, era possibile esplorare la Città di Mezzo, in particolar modo il quarto distretto, aggiunto per la prima volta nel capitolo uscito originariamente su Nintendo 3DS. La demo si svolgeva durante la ricerca, da parte di Sora, del partner di Neku Sakuraba, per concludersi con la boss battle contro Hockomonkey.
Con Riku, invece, era possibile esplorare la Cité de Cloche, il mondo ispirato al film Il Gobbo di Notre Dame, e The Grid, ispirato a sua volta a Tron Legacy.
Nel primo, la demo era ambientata nella cattedrale di Notre Dame, e si concludeva con lo scontro con il Wargoyle, il Dream Eater evocato da Frollo. Nel secondo, invece, dopo una breve sezione in cui Riki è alla guida di una delle moto del film di Tron, la demo si concludeva con un incontro forzato con un numeroso gruppo di Dream Eaters.
A differenza dell’ultimo trailer pubblicato da Square Enix per il gioco, in Kingdom Hearts Dream Drop Distance HD è presente la barra del Drop. La meccanica sembra essere invariata rispetto al capitolo uscito su Nintendo 3DS, ma durante la demo era disattivata e non era possibile svuotare la barra, per evitare il passaggio da un personaggio all’altro che non avrebbe permesso di giocare alla demo senza interruzioni. Tuttavia, i timori che la meccanica non fosse presente sono stati scongiurati, ma sapremo solo in futuro se funzionerà nello stesso modo rispetto alla versione disponibile su console portatile.
Il Reality Shift, un’altra meccanica introdotta per la prima volta con il capitolo su 3DS, rimane anch’esso pressoché invariato, se non per il modo con cui si eseguono i diversi attacchi caratteristici di ogni mondo.
Dopo averlo attivato premendo contemporaneamente quadrato e triangolo, i comandi per attivare l’attacco dovranno essere eseguiti con gli analogici del controller, a differenza della versione su 3DS che sfruttava i comandi touch della console.
Purtroppo, sembrano non fare uso del touchpad presente sul controller della PS4: potrebbe non essere per i Reality Shift del resto dei mondi, ma l’utilizzo dello stick analogico nella Città di Mezzo (che in origine utilizzava il touch screen per lanciare i Dream Eater con una fionda) non fa ben sperare.
Infine, la navigazione con il Flowmotion, che permette a Sora e Riku di spostarsi velocemente nello spazio e di coprire grandi distanze in poco tempo, sembra essere stata ridimensionata nella versione HD, rispetto alla versione su 3DS. I salti sono leggermente più bassi, la velocità è leggermente ridotta e sembra essere, in generale, più gestibile rispetto all’originale.
Tecnicamente, Kingdom Hearts Dream Drop Distance HD sembra essere al pari delle altre rimasterizzazioni uscite su PS3. I 60fps costanti durante il gioco sono un ottimo miglioramento rispetto alla versione per 3DS, tuttavia non è presente lo stesso balzo qualitativo che ha caratterizzato i titoli precedenti. D'altronde, è il capitolo piu recente uscito sul mercato, ed è anche quello che richiedeva il minor numero di miglioramenti, sia da un punto vista di meccaniche di gioco, sia da un punto di vista tecnico.
Un’ottima miglioria riguarda, come per Kingdom Hearts Birth by Sleep HD, la gestione della telecamera che, questa volta, è affidata all’analogico destro del controller, piuttosto che ai trigger posti sul dorso.
Kingdom Hearts Dream Drop Distance guadagna enormemente ad essere giocato su un televisore in alta definizione, che permette di vedere maggiori dettagli rispetto alla versione uscita su Nintendo 3DS, con colori migliori e texture più precise.
Tuttavia, soffre dello stesso problema di Kingdom Hearts Birth by Sleep HD: i modelli dei personaggi risultano eccessivamente poveri di poligoni e, di conseguenza, sono eccessivamente spigolosi, soprattutto nelle cutscenes dove vengono utilizzati dei primi piani. Per un avanzamento tecnico in questo ambito, però, dovremo aspettare di giocare a Kingdom Hearts 0.2 Birth by Sleep -A fragmentary passage- e a Kingdom Hearts III.
Infine, l’ultimo appunto da fare è quello della lingua: Kingdom Hearts 3D [Dream Drop Distance], al momento del lancio su Nintendo 3DS nel 2012, non prevedeva la traduzione in italiano dei menù e dei sottotitoli.
La versione su Playstation 4 invece sarà tradotta in italiano, nonostante la demo presente alla Games Week fosse ancora in inglese. La localizzazione di un titolo è solitamente una delle ultime cose ad essere eseguita, e al 24 gennaio 2017 manca ancora molto tempo.
Questo articolo raccoglie le impressioni di noye e Tommy VIPs.
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