L'ultimo numero della rivista Edge di GamesRadar ha pubblicato un articolo sullo sviluppo di KINGDOM HEARTS III, intervistando Tetsuya Nomura e il co-direttore Tai Yasue.
L'importanza di aggiungere Toy Story a KINGDOM HEARTS III
Nomura: "Dopo aver finito KINGDOM HEARTS II e mentre stavamo valutando le cose per il III, abbiamo iniziato le trattative con la Disney e mi ricordo di aver detto 'Se non possiamo usare la Pixar, non possiamo avere un terzo gioco.' È veramente importante per la serie. Tutto il mondo ama Toy Story, tutti sono attratti dalla storia e dai personaggi. Agli inizi mi ricordo di aver detto loro, 'Se non possiamo averlo, non voglio farlo."
Il processo per ottenere i diritti per Toy Story e ciò che la Pixar voleva fare
Nomura: "Ho scritto una bozza della storia e l'ho inviata alla Pixar, ci sono voluti diversi anni per approvare la storia e i design dei personaggi. Prima di KINGDOM HEARTS III, credo che queste società lo vedessero più come un qualcosa di secondario da approvare, una sorta di prodotto o giocattolo su cui mettere il marchio. Questa volta invece è stata una cosa da creatore a creatore, è stato qualcuno a creare le animazioni e qualcuno a creare il gioco. Comunicavamo a vicenda, io e queste persone, aggiungendo così un altro livello di complessità, perché ogni creatore ha le proprie idee e i propri concetti."
Yasue: "Abbiamo parlato al supervisore della storia della Pixar Jason Katz, e ciò che ha detto era che voleva che creassimo un negozio di giocattoli nel mondo di Toy Story."
I Gigas
Yasue: "Credo che la prima cosa che ideata fossero i robot. Volevamo aggiungere qualcosa di adatto a Square Enix e la Pixar ha apprezzato l'idea; hanno dato molta importanza ai giocattoli. Sono robot, ma sono anche giocattoli, quindi volevano davvero che fossero inclusi."
La trama di Big Hero 6
Nomura: "La storia di Big Hero 6 è una storia commovente incentrata su un robot, una cosa che calza a pennello col mondo di Kingdom Hearts."
Yasue: "Hiro è un inventore, perciò noi volevamo qualcosa che fosse 'inventato'. Abbiamo quindi ideato un dispositivo di realtà aumentata che Sora indossa ed utilizzandolo potremo quindi vedere San Fransokyo tramite un visore AR."
Le varie trame dei mondi Disney in KINGDOM HEARTS III
Nomura: "Ogni mondo ha un team responsabile differente. Nel mondo di Toy Story, la trama è il fulcro. Nel mondo di Monsters & Co., invece, si considera di più il mondo che hanno costruito. Ci hanno fatto così notare cose del tipo 'Beh, in realtà non esistono mostri di questo colore' oppure 'Non ci sono mostri che hanno occhi del genere', o 'I mostri in questo mondo non userebbero quella parola'."
Il cambio dal Luminous Engine ad Unreal Engine 4
Yasue: "Sperimentare con Unreal Engine 4 è davvero semplice a livello di gameplay. Non serviva nessun asset con cui iniziare, quindi i game designer potevano iniziare direttamente a testare il gioco. Tuttavia, abbiamo dovuto imparare parecchie cose. Quando abbiamo iniziato ad usare Unreal Engine 4, avevamo creato dei gruppetti tra di noi per facilitarne l'apprendimento. Io personalmente ho persino fatto il tutorial, creando il mio robot, un robot che cambiava forma. Non l'abbiamo mai usato in gioco, ci è servito semplicemente come test. Mi ricordo che abbiamo creato anche dei contest: ogni game designer doveva creare qualcosa, comparandolo poi con quello di tutti gli altri; questo non aveva nulla a che fare col gioco, ma abbiamo così capito come funziona l'engine. È stato tutto parte dello sviluppo ed ha influito sulla tabella di marcia."
Nomura: "Ci abbiamo messo un anno intero a fare il cambio di engine. Unreal Engine 4 ha veramente un po' tutto al suo interno, è utilizzato in tutto il mondo e abbiamo ricevuto anche molto supporto dalla 'Epic', la sua casa produttrice. Sono stati molto utili durante l'intero processo. Sarebbe stata una cosa del tutto diversa se il team che si occupa del Luminous Engine avesse avuto membri del team di Kingdom Hearts. Ma poiché erano team differenti, le cose risultavano un po' più difficili."
I criteri personali di Nomura per i mondi nella serie di Kingdom Hearts
Nomura: "Non mi importa proprio se sono popolari o meno, mi interessa piuttosto che il gioco riesca a beneficiarne. Nei giochi di Kingdom Hearts precedenti abbiamo aggiunto un certo numero di titoli minori per i mondi. Non si tratta solo di ciò che è interessante, ma anche della varietà dei titoli stessi. Ovviamente, anche dopo aver fissato quali mondi introdurre, a volte sono emerse in seguito alcune cose inerenti al mondo Disney che mi hanno fatto pensare "Ah, vorrei poterle aggiungere".
Come il team vuole rendere KINGDOM HEARTS III perfetto
Nomura: "Molte persone hanno detto che modificando l'hardware si devono cambiare un mucchio di cose. E dato che il modo di creare le cose varia, dovremo cambiare anche il nostro stile di gestione, rimanendo così al passo. Tuttavia, questa compagnia non è praticamente cambiata da quando si chiamava Squaresoft. Vogliamo creare cose belle e divertenti; i membri del team di Osaka che lavorano a KINGDOM HEARTS III pensano tutti alla stessa cosa: creare qualcosa di buono."
Yasue: "Nomura vuole che sia perfetto, io voglio che sia perfetto, la Disney vuole che sia perfetto, non è così? E il nostro fanbase si aspetta che sia tutto perfetto. Non può essere un prodotto scadente: si tratta di KINGDOM HEARTS III. Non può essere un gioco ben fatto ma nella media, dev'essere molto più di questo."
Il lascito di KINGDOM HEARTS III
Yasue: "Volevamo creare un gioco di cui si poteva parlare molto. Vogliamo vendere molto, è vero, ma al contempo vogliamo fare un gioco di cui si potrà parlare per i prossimi dieci anni. Quando mi sono unito a questa azienda ero davvero ispirato da Final Fantasy VII. Non sarebbe bello se i bambini che giocano si presentino un giorno ai colloqui per lavorare con noi? Io volevo creare qualcosa di davvero grande. Qualcosa che si tramandasse, come un'eredità."
Clicca qui per vedere l'articolo